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Trovati 2 risultati per "Canone delle scritture"
«Quanto a noi, riportiamo la considerazione a quel terzo gradino del quale avevamo stabilito di approfondire ed esporre ciò che il Signore si fosse degnato di suggerirci. Pertanto sarà diligentissimo investigatore delle divine Scritture colui che, prima di tutto, le legge per intero e ne acquista la conoscenza e, sebbene non le sappia penetrare con l'intelligenza, le conosce attraverso la lettura. Mi riferisco esclusivamente alle Scritture cosiddette canoniche, poiché, riguardo alle altre le legge con tranquillità d'animo chi è ben radicato nella fede cristiana, per cui non succede che gli disturbino l'animo debole e, illudendolo con pericolose menzogne e fantasticherie, gli distorcano il giudizio in senso contrario alla retta comprensione. Nelle Scritture canoniche segua l'autorità della maggior parte delle Chiese cattoliche, tra le quali naturalmente sono comprese quelle che ebbero l'onore di essere sede di un qualche apostolo o di ricevere qualche sua lettera. Riguardo pertanto alle Scritture canoniche si comporterà così: quelle che sono accettate da tutte le Chiese cattoliche le preferirà a quelle che da alcune non sono accettate; in quelle che non sono accettate da tutte preferirà quelle che accettano le Chiese più numerose e autorevoli a quelle che accettano le Chiese di numero inferiore e di minore autorità. Se poi succedesse che alcune sono ritenute autentiche da più Chiese mentre altre da Chiese più autorevoli, sebbene questo caso non si possa risolvere con facilità, io riterrei che le si debba considerare tutte di pari autorità» Tags: Canone delle scritture, Ruolo delle chiese locali
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«Sarebbe faticoso e non pertinente all’opera che abbiamo intrapreso se volessimo ora ricercare di quanti libri si faccia menzione nelle sacre Scritture, dei quali neppure un sol passo ci è stato tramandato. E vediamo che neppure presso i Giudei sono in uso passi di questo genere, sia perché lo Spirito Santo ha voluto che fossero tolti di mezzo in quanto contenenti concetti superiori all’umana intelligenza, sia perché gli antichi non vollero far posto né ammettere con autorità di libri ispirati gli scritti chiamati apocrifi: in essi infatti si trovano molte cose errate e contrarie alla vera fede. E’ al di sopra delle nostre forze dare un giudizio su questo argomento. Tuttavia è evidente che gli apostoli e gli evangelisti hanno adotto e inserito nel Nuovo Testamento molti passi che non leggiamo affatto negli scritti che consideriamo canonici e che invece si trovano negli apocrifi e manifestamente si rivelano dedotti di qui. Ma neppure così bisogna far luogo agli apocrifi: non si debbono infatti spostare i limiti eterni che hanno stabilito i nostri padri. Può infatti essere accaduto che gli apostoli e gli evangelisti, pieni di Spirito Santo, abbiamo saputo ciò che si doveva prendere da quelle Scritture e ciò che invece si doveva rifiutare. Per noi invece, che non possediamo tanta abbondanza di spirito, non sarebbe senza pericolo presumere qualcosa del genere» Tags: Canone delle scritture, Scritti apocrifi, Vangeli apocrifi |
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