357 a.D.
«Nell'impegno per la pace e la concordia delle chiese, dopo aver ricevuto la lettera della vostra carità circa la persona di Atanasio e degli altri, indirizzata alla persona del vescovo Giulio di buona memoria, seguendo la tradizione dei predecessori, ho inviato dal mio fianco Lucio, Paolo ed Eliano, presbiteri della città di Roma, ad Alessandria presso il suddetto Atanasio, per invitarlo a venire nella città di Roma, affinché alla sua presenza fosse stabilito nei suoi confronti ciò che si è sviluppato come disciplina della chiesa. Ho mandato a lui mediante i sopraddetti presbiteri anche una lettera in cui veniva spiegato, che, se non fosse venuto, sapesse di essere escluso dalla comunione con la chiesa romana. Al ritorno dunque i presbiteri riferirono che non voleva venire. Ho seguito allora appunto la lettera della vostra carità, che ci avete inviato a riguardo del suddetto Atanasio, e sappiate mediante questa lettera, mandata al fine di mostrare unanimità con voi, che sono in pace con tutti voi e con tutti i vescovi della chiesa cattolica, mentre il suddetto Atanasio è escluso dalla comunione con me ossia con la chiesa romana e dalla comunanza di scritti e di incombenze ecclesiastiche» Tags: Condanna di AtanasioH. Denzinger, Enchiridion Symbolorum, n°138 |