O Salvatore degli uomini, Autore e Consumatore della nostra fede, Primogenito di tutti gli eletti, Capo e Sposo della Chiesa, Voi che all’Apostolo Pietro e a tutti i suoi Successori avete promessa solennemente l0indefettibile vostra assistenza per guidare gli agnelli e le pecore del vostro ovile ai pascoli deliziosi della salute, e indirizzaste all’eterno Padre particolare preghiera perché non avesse mai a venir meno la loro fede, riguardate con occhio di parziale benignità l’attuale vostro Vicario, il nostro sommo Pontefice. Vegliate mai sempre alla difesa d’suoi diritti così spirituali come temporali, e umiliate e confondete tutti coloro che tentano in qualunque modo di oscurarne la gloria e menomarne il potere. Sicché tutto il mondo lo riconosca e lo veneri per quello che è realmente, il sommo Vicario di Dio, il Padre dei credenti, il Pastore dei Pastori, il Monarca della Chiesa, il Custode della fede, il Giudice della morale, l’Oracolo infallibile della verità , il Fonte d’ogni giurisdizione, l’Arbitro dei celesti tesori, la Personificazione della Dottrina che sola guida a salute. Accordategli quella copia di grazie che si conviene alla sublimità del suo grado, affinché possa tutto insieme e santificare se stesso, e reggere secondo le massime della vostra sovrana sapienza tutti i credenti nel vostro nome, con quella pienezza di libertà , con quella assolutezza di indipendenza, con quella interezza di regia territoriale sovranità che la vostra Provvidenza gli ha procurato da tanti secoli, e la vostra Onnipotenza gli ha conservato, a dispetto di tutti gli assalti dei più prepotenti nemici, costretti tutti a confessare per propria tristissima esperienza che questa Pietra da Voi piantata è così incrollabile come la Chiesa di cui è fondamento e sostegno, e contro cui non potranno mai prevalere tutte le podestà dell’inferno.
Pater, Ave e Gloria.