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Come lucrare l'indulgenza plenaria nel triduo pasquale

Davide Damiano / 05 Apr, 2023
2 minuti di lettura
Durante la settimana santa, ogni cristiano può ottenere l'indulgenza plenaria per sé stesso o per i fedeli defunti. L'indulgenza è la remissione della pena temporale conseguente dal peccato da cui si sia già stati assolti con la confessione. Con una metafora, per rendere meglio l'idea, se con il peccato si conficca un chiodo nella carne, con la confessione lo si estrae e con l'indulgenza si richiude la ferita. Ciò avviene grazie alla pia disposizione di chi compie alcune opere, che agisce come medicinale riparatore riguardo le ferite causate dai peccati.

Perciò è condizione necessaria per lucrare l'indulgenza confessarsi, pregare per le intenzioni del Papa (un Pater, un'Ave e un Gloria o altre preghiere in base alla devozione personale) e  ricevere la santa comunione. La confessione potrà essere fatta negli otto giorni precedenti e successivi (contando anche quello in cui si riceve l'indulgenza), mentre la comunione nella vigilia o negli otto giorni successivi (contando anche quello in cui si riceve l'indulgenza). Sicché per confessarsi si ha l'agio di 15 giorni e di 9 per comunicarsi. Queste pratiche sono tuttavia fortemente consigliate nello stesso giorno in cui si riceve l'indulgenza.
Una sola confessione è sufficiente per lucrare più indulgenze.

Durante la settimana santa può essere lucrata l'indulgenza plenaria se si adempie ad una (o più) delle seguenti opere (oltre a quanto già detto).

Giovedì Santo
1. Se durante la solenne esposizione del Santissimo Sacramento, che segue alla Missa in Coena Domini, si prega o si canta l'inno eucaristico "Tantum Ergo".
2. Se si visita per almeno una mezz'ora il Santissimo Sacramento esposto nell'ostensorio.

Venerdì Santo
3. Se si assiste con pietà cristiana all'Adorazione della Croce nella solenne celebrazione della Passione del Signore.

Sabato Santo
4. Se si prega in comunità la preghiera del Santo Rosario.

Vigilia di Pasqua
5. Se si assiste alla celebrazione della Veglia Pasquale (Sabato Santo notte) e in essa si rinnovano le promesse battesimali.

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